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Il compostaggio domestico diventa digitale

Ridurre la produzione di rifiuti, semplificare i controlli a carico della pubblica amministrazione e rendere misurabile il compostaggio domestico, stimolando la partecipazione degli utenti: sono i principali vantaggi offerti dall’applicazione del digitale nella gestione del compostaggio domestico. Un’innovazione che consente di efficientare in tempi molto brevi il servizio e avvicinare i cittadini a questa buona pratica.

LE DIFFICOLTÀ DEI COMUNI

Si è partiti da un dato: nel 2022 oltre 1 Comune ligure su 4 (64 Comuni) non si è visto riconoscere il compostaggio domestico effettuato dai propri cittadini. Affinché i rifiuti oggetto di compostaggio domestico siano conteggiati come frazione differenziata è infatti necessario che i Comuni istituiscano un Albo compostatori, riconoscano uno sconto sulla Tari per le utenze virtuose e siano in condizione di effettuare controlli su almeno il 15% delle utenze compostatrici.

Quest’ultimo requisito è uno dei più impegnativi: organizzare controlli a domicilio non ha solo costi elevati, ma si scontra anche con la carenza di personale e con la crescente diffidenza dei cittadini a far entrare estranei in casa propria.

VIA LIBERA AL COMPOSTAGGIO DIGITALE

Per risolvere queste criticità la Regione Liguria è stata una delle prime in Italia ad aver autorizzato, attraverso il DGR 501/2022, il ricorso a sistemi digitali per autocertificare l’attività di compostaggio e consentire la prevista riduzione della Tari per le utenze virtuose. Per garantire l’accuratezza e la completezza delle informazioni raccolte digitalmente, è stata successivamente pubblicata una circolare che indica quali elementi minimi devono avere le app implementate dai Comuni/Gestori.

Quest’opportunità normativa è stata subito colta dagli operatori del settore Junker app e Sartori Ambiente per studiare soluzioni innovative in grado di rendere certificabile e misurabile l’attività di compostaggio eseguita a domicilio, grazie al coinvolgimento attivo dei cittadini.

IL PROGETTO PILOTA DI AMIU A GENOVA

Un progetto pilota è stato avviato a dicembre da AMIU per i 642 mila residenti nei 31 Comuni del Bacino del Genovesato, tra cui il capoluogo regionale. Nei primi due mesi oltre 1000 utenze hanno aderito a questa sperimentazione, registrandosi, tramite l’app Junker, all’Albo compostatori digitale e autocertificando la propria attività. “Il numero di auto controlli effettuati tramite app – ha dichiarato Tiziana Merlino, dirigente stakeholder AMIU Genova – è stato nel 2023 simile a quello delle autocertificazioni tradizionali. Nel 2024 è già raddoppiato. Ma la cosa ancora più sorprendente è stata che 455 nuove utenze, di cui 195 nella sola Genova, si sono iscritte all’Albo compostatori digitale. Questo risultato dimostra che i cittadini sono pronti alla digitalizzazione per semplificare i rapporti con la PA”.

L’ALBO COMPOSTATORI DIGITALE 

Il progetto di digitalizzazione del compostaggio domestico avviato da AMIU prevede il supporto tecnologico di Junker app. Scaricando gratuitamente l’app sul proprio smartphone, i cittadini possono avere non solo informazioni sempre aggiornate e validate su come differenziare correttamente i propri rifiuti, ma anche registrarsi all’Albo digitale compostatori, aggiornare il Comune sulla propria attività di compostaggio e allegare immagini georeferenziate a supporto.

Grazie alla tecnologia – sottolinea la co-fondatrice e responsabile comunicazione dell’app, Noemi De Santis – i cittadini si sentono gratificati e allo stesso tempo responsabilizzati, perché l’Albo Compostatori Digitale permette un aggancio reale tra lo svolgimento del compostaggio domestico e la riduzione sulla tariffa annuale dei rifiuti, alleggerendo i Comuni dall’onere di organizzare visite di follow-up a domicilio”.

DIGITALIZZARE LA PRODUZIONE DI COMPOST

Per chiudere il cerchio del digital composting, Sartori Ambiente mette a disposizione di Comuni e Gestori la compostiera in grado di digitalizzare un processo naturale come la produzione del compost, attraverso il QR Code univoco che la contraddistingue. Grazie all’integrazione con l’app Junker, scansionando il Qr Code, gli utenti possono avere accesso in tempo reale alle istruzioni di montaggio della compostiera, evitando così il consumo di carta, e alla Guida al compostaggio domestico, contenente tutte le informazioni e i consigli per produrre un ottimo compost.

Le compostiere Sartori Ambiente sono realizzate totalmente in polietilene riciclato e riciclabile, proveniente da rifiuti selezionati post-consumo da Revet, e certificate “Plastica Seconda Vita”. “Nella nostra realtà il compostaggio domestico è un percorso nel quale dedichiamo da sempre tempo e risorse per promuovere una pratica che produce benefici sia economici che ambientali”, ricorda Luca Torresan, Direttore Commerciale e Marketing di Sartori Ambiente.

EFFICACIA AMBIENTALE ED ECONOMICA

Ogni giorno un cittadino ligure produce in media 1,5 kg di rifiuti. Più di un terzo sono rifiuti organici. Gli scarti compostati in casa non entrano nel ciclo dei rifiuti urbani, abbattendo di conseguenza i costi economici e ambientali di gestione della frazione organica negli impianti di trattamento.

Non solo. Come testimoniato da Arpal, specialmente nei piccoli Comuni, il calcolo del compostaggio domestico come frazione raccolta in modo differenziato potrebbe arrivare a innalzare fino all’8% la percentuale raccolta differenziata effettuata dai Comuni, riducendo l’ecotassa prevista per coloro che non superano il tetto del 65% di raccolta differenziata o addirittura consentendo di accedere alle premialità per i Comuni più virtuosi.

Semplificare i controlli e rendere misurabile il compostaggio domestico.